In generale la scelta di un depuratore d'acqua viene effettuata dopo un check up effettuato da un tecnico o un consulente che fa emergere le criticità dell'acqua del rubinetto.
Il secondo criterio di scelta è quello economico perché in base alle capacità di filtrazione del depuratore variano anche i costi di manutenzione o del macchinario stesso.
Gli apparecchi di microfiltrazione sono i più economici e i più diffusi. Laddove troviamo la dicitura "Acqua microfiltrata" sappiamo che è stata trattata con uno di questi apparecchi e sicuramente ci è capitato in qualche ristorante o prendendo l'acqua alle casette comunali. I sistemi microfiltranti hanno al loro interno un filtro a carbone attivo che trattiene tutte le sostanze con grandezza che va dai 5 a 1 micron: principalmente il sapore di cloro, le polveri sottili, l'amianto, e poco altro. Talvolta vengono aggiunte delle lampade UV per sterilizzare l'acqua prima che venga erogata.
Gli apparecchi di ultrafiltrazione sono l'upgrade dei precedenti. Il costo sale, ma anche la capacità di filtrazione. Infatti al loro interno troviamo in più, rispetto ai precedenti, un filtro a "fibra cava" che trattiene le sostanze superiori a 0,1 micron di grandezza: batteri e virus in primis, ma anche endotossine pirogene, coloranti sintetici, silicio colloidale e altre sostanze. Anche in questo caso spesso si ricorre a una lampada UV per completare l'opera. Il risultato è un'acqua indubbiamente più sicura dal punto di vista batteriologico e più piacevole anche al gusto.
Gli apparecchi a osmosi inversa, infine, mediante la membrana osmotica elimina le sostanze più grandi di 0,001 micron, praticamente il 99% di tutto ciò che può essere nocivo: pesticidi, diserbanti, nitrati e nitriti, arsenico, ioni di piombo, fitofarmaci, metalli pesanti, cloro. Pertanto l'osmosi inversa si guadagna di diritto il titolo di miglior sistema di filtrazione. I costi sono più elevati rispetto agli altri due sistemi visti in precedenza, ma è un investimento in salute e in sicurezza.
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