Erroneamente spesso si pensa che un addolcitore e un depuratore svolgano le medesime funzioni. Non è così.
Per prima cosa sono collocati in due posti differenti: l'addolcitore all'ingresso dell'acqua di casa(al contatore), il depuratore sotto il lavandino. Ma la differenza sulla quale bisogna concentrarsi è il tipo di funzione che svolgono.
L'addolcitore evita le incrostazioni di calcare e quindi preserva gli elettrodomestici, le tubature e i rubinetti. L'acqua attraversa dei filtri a base di resine che trattengono il calcio e il magnesio e li sostituiscono con il sodio (il sale). Ed è proprio il sale il motore dell'addolcitore, periodicamente vanno caricate determinate quantità di sale in base ai litri che l'addolcitore è predisposto a filtrare in modo tale da far rigenerare le membrane. Il risultato è un'acqua priva di calcare e magnesio, ma ricca di sale, pertanto è sconsigliato l'uso per la preparazione degli alimenti destinati ai neonati. In generale la presenza di una quantità superiore di sale nell'acqua va tenuta presente per la preparazione di tutti i cibi ed è normale che il gusto dell'acqua risulti più "saporito".
Indubbiamente gli elettrodomestici giovano della mancanza di calcare e durano di più, ma l'addolcitore non elimina le sostanze che invece nuociono alla nostra salute. Non elimina batteri, non elimina i virus, non elimina il cloro, né i metalli pesanti: condisce tutto questo con un po' di sale. Se arriviamo alla conclusione che l'acqua può creare dei danni agli elettrodomestici e quindi decidiamo di installare un addolcitore, perché non pensiamo che la medesima acqua possa avere delle conseguenze negative sulle "tubature" del nostro organismo? La beviamo, la mangiamo e la utilizziamo per pulire frutta e verdura. L'ideale sarebbe l'unione dei due apparecchi: l'addolcitore per gli elettrodomestici e il depuratore per l'uso umano, anche perché i depuratori moderni possono riequilibrare la quantità di sodio restituendo un'acqua più sana e piacevole al gusto.
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